ROCCA DI MONTEGROSSI, IGT TOSCANA – GEREMIA

  • Denominazione: Igt Toscana
  • Uve: 65% Merlot – 35% Cabernet Sauvignon
  • Gradazione: 14,5% vol.
  • Vendemmia: separata, seconda meta’ di settembre il Merlot, prima settimana di ottobre il Cabernet
  • Vinificazione: separata, entrambi macerazione sulle bucce e follature del cappello con sistema pneumatico. Poi assemblaggio in vasche di cemento vetrificato
  • Maturazione: 23 mesi in tonneaux e barriques di rovere di Allier, con dosaggio di percentuali di vino diverse tra botti di primo, secondo e terzo passaggio
  • Affinamento: ulteriori 18 mesi in bottiglia
  • Uscita in commercio: il totale finale di anni, tra maturazione e affinamento, e’ pari ad almeno 3 anni e mezzo dalla vendemmia

Geremia e’ un fiore all’occhiello all’interno di una produzione che con il Chianti Classico di presentazione e con il Chianti Classico Riserva Vigneto San Marcellino gia’ sfodera prove di assoluto valore e di grande qualita’, note ed esportate in molti paesi esteri. Delle 100mila bottiglie circa complessive  prodotte per annata nei 20 ettari vitati dell’azienda, piu’ dell’80% infatti e’ destinata all’export. Con il blend Merlot-Cabernet, pur proponendo un taglio bordolese, si cerca, fin dalla meta’ degli anni Novanta, di stupire con un vino che sappia parlare la lingua di questo straordinario territorio in uno stile supertuscan molto disinvolto e per niente imparentato con le mode dei tanti “mangia e bevi” fruttati e iper profumati alla vaniglia.

Rosso granato intenso, piuttosto cupo. Consistente, con archetti pieni che lasciano pregustare una struttura e una densita’ tattile.

Naso super complesso e affascinante. Frutta nera in confettura, more macerate in liquore, ciliegia nera, tocchi floreali di iris e di viola. Speziature: pepe nero, tostature di caffe’, cioccolato fondente, assieme a una sottile vena minerale sulla grafite che tornera’ in bocca a richiamare piacevolmente il secondo (e il terzo e il quarto …) sorso, ad affermare l’estrema bevibilita’ di un vino che nonostante la sua struttura risulta ancora, dopo 12 anni e’ bene ricordarlo, estremamente godibile e vivace. Terziari da evoluzione: note iodate e cuoio. Lacca. Un ricordo mentolato e balsamico, chiuso eppure presente, sulle olfazioni successive alle prime, completa un quadro in cui ogni spunto e’ integrato in un equilibrio straordinario. Questa sensazione tra l’altro si mescola con profumi di sottobosco e humus. L’impressione finale e’ quella di un insieme armonico superbamente elegante e di grandissimo impatto.

In bocca suadente e pieno. Ricchissimi i ritorni fruttati. Caldo e morbido, molto levigato sulla tannicita’ e comunque abbastanza fresco. Vino maturo, avvolgente, armonico. Finale su note tostate e sensazioni di humus.

Gli abbinamenti da proporre sono tutti gourmet: sella di coniglio alle prugne, cinghiale in dolce e forte, stracotto di manzo al Chianti, brasati, petto d’anatra in salsa di ciliegie, filetto alla Wellington.

Anno

2004


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